Si hay un lugar en la península donde siempre me he sentido a gusto, ya desde pequeño, esas primeras veces, cuando me llevaron en invierno o en verano, es el Pirineo. Recuerdo aquel viaje con el cura de mi pueblo y su Renault 4 blanco y con mi mejor amigo, camino de Senet, ese pueblo de cuatro casas, que se llenaba solo en verano cuando los niños llegaban para el campamento.
Ya hablé hace tiempo del parque de Ordesa y Monte Perdido. Sin lugar a dudas un lugar único y espectacular. Aunque en el Pirineo, lugares parecidos no faltan. Digo parecidos porque como Ordesa, sólo está Ordesa. Pero otros no dejar de ser fascinantes. Uno que he visitado varias veces y al que no me importa ni me importaría volver siempre es Aigüestortes, en el pirineo catalán.
Se c’è un luogo nella penisola iberica dove mi sono sempre sentito a mio agio, anche quando ero piccolo, quelle prime volte, quando mi ci portavano di inverno o estate, quel luogo è i Pirenei. Mi viene in mente quel viaggio con il prete del mio paese, la sua Renault 4 bianca e il mio miglior amico, verso Senet, quel minuscolo paese il quale si riempiva soltanto quando arrivavano i bambini per il campeggio estivo.
Ricordo le lunghe passeggiate per le montagne, come quella che facemmo, alzandoci alle quattro del mattino, per arrivare in cima all’Aneto, 3404 metri di altezza, ove arrivammo circa dieci ore dopo, nonostante quel paio di vecchi scarponi militari con la suola consumata e il ghiacciaio dell’Aneto. Ricordo anche quell’altra volta quando dopo una lunga ma dolce passeggiata arrivammo al lago del Besiberri, che subito ci parve congelato, quando fummo circondati per ben mezzo corpo dalla neve. Più infreddoliti ci sentimmo dopo aver colpito il ghiaccio superficiale del lago e vedere come l’acqua man mano usciva si congelava, così come i nostri jeans o gli scarponi di cuoio troppo bassi e larghi per non lasciar entrare fiumi d’acqua.
Nonostante il freddo, la stanchezza, la sveglia all’alba, ogni volta che tornavo a casa e non mi sentivo la su, mi mancava. Come non poteva mancarmi. Paesaggi infiniti, laghi cristallini, cascate spumeggianti, silenzio assordante, aria così pura da far male, rocce lucidate e taglienti, cielo azzurro e sole, sole, sole. Sì mi manca.
La voglia di tornarci non finisce mai. Vorrei teletrasportarmi all’istante quando tutto quello che mi circondati mi stufa. Fortunatamente ogni tanto ci torno in quei bellissimi paesaggi.
Tempo fa parlai sul parco di Ordesa e Monte Perdido. Senza dubbio un posto unico e spettacolare. Anche se nei Pirenei luoghi come quello non mancano. Ho detto luoghi simili perché Ordesa, è unico.
Comunque tanti altri sono altrettanto affascinanti. Uno che ho visitato diverse volte e al quali non mi importa ne mi importerebbe tornarci sempre è Aigüestortes, nella zona dei Pirenei catalani.
Certamente, quando sei in montagna soltanto puoi salire o scendere. Anche così è in Aigüestortes. Da quando arrivi e parcheggi la macchina nella piccola entrata, di fronte alla casetta del guardiano del parco, devi salire. Puoi essere più veloce ma andare più in salita oppure meno veloce ma in modo più rilassante. Io, per cominciare, preferisco la seconda. Comincio a camminare seguendo i fiumiciattoli che arrivano dall’alto del parco e dopo pochi metri spuntano salti d’acqua, cascate, acque diafane su rocce levigate.
Camminando in salita ti ritrovi circondato dal paesaggio, alberi di tanti tipi, piccoli alberi, erbe, bianchi sentieri di ghiaia bianca e ogni tanto qualche piccolo ponte sul fiume che scende.
Ma tu continui a salire. Io ormai so cosa mi aspetta la su. Forse per questo mi sorprende di meno. Anche se non ho meno voglia di rivederlo. Chi, invece, no sa sarà sorpreso ancora di più. Perché quando il terreno comincia ad appiattirsi, aumenta l’acqua. Fiumi di acque basse che formano laghi di rive storte così come i fiumi. Acque che raggruppano tronchi consumati e trascinati come corna di avorio. Sì, lo sò, l’immaginazione mi fa perdere. E perché il luogo non dà altri pensieri.
Attraverso gli occhi penetrano anche quei colori azzurri, quasi viola, di fiori di montagna nelle rive dei fiumi o i bordi dei sentieri. E se sei fortunato vedi anche qualche tritone dei Pirenei che sembra essere molto frequente e abbondati in questi luoghi. Io, comunque, non l’ho ancora visto.
Perché sì, i Pirenei, non ti abbandonano mai e ti costringono sempre a tornare.
Otra etapa del viaje.
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